I termini e i simboli della tradizione ebraica
Sèfer Tōrāh Con il termine Sefer Tōrāh (ebraico ספר תורה, pl. sefarim: libri) si identificano i rotoli su cui viene trascritta la Tōrāh. I Sefarim vengono solitamente custoditi all'interno dell'Haron HaKodesh, un particolare armadio che si trova in tutte le sinagoghe. Torah è un termine biblico che designa la dottrina impartita dai genitori ai figli, dai saggi agli ignoranti, dal sacerdote e dal maestro al popolo e da Dio agli uomini mediante i profeti. La dottrina religiosa che secondo la Bibbia fu impartita da Mosè al popolo d’Israele, si raccoglie nel Pentateuco, chiamato appunto dagli Ebrei Tōrāh, e più specificamente la Tōrāh scritta, per distinguerla dalla Tōrāh orale, che indica la tradizione rabbinica di interpretazione del testo sacro.I cinque libri della Torah sono suddivisi in 54 parashòt (plurale di parashà), una per ogni Shabbat dell'anno. Il Sèfer è un rotolo di pergamena scritto dal Sofèr utilizzando una penna d'oca e un inchiostro purissimo, la cui ricetta per la preparazione è antichissima. Il Sofer scrive anche le meghillòt, le mezuzòt e i tefillìn. La lettura pubblica del Sefer Torah avviene in presenza di almeno dieci Ebrei adulti (devono aver compiuto almeno tredici anni). Ogni capitolo viene anticipato nelle mattine del lunedì e del