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Il Museo Hendrik Christian Andersen a Roma

Il Museo Hendrik Christian Andersen è uno straordinario esempio di casa atelier di un artista scultore della prima metà del Novecento. E’ un luogo appartato, lontano dai grandi flussi di visitatori, ma ricco di fascino e suggestione. Aperto al pubblico nel 1999, è ospitato nell’edificio progettato dallo stesso Andersen tra il 1922 e il 1925 e donato allo Stato italiano, insieme a tutto quanto in esso contenuto (opere, arredi, carte d'archivio, materiale fotografico, libri) alla sua morte nel 1940. La struttura, che adotta la tipologia della "palazzina con annesso studio di scultura",  si inserisce con gusto e armonia nella rete urbanistica della zona di nuova espansione edilizia, vicino al Tevere e subito fuori Porta del Popolo. Il villino, dedicato all’adorata madre Helene, all’esterno rispecchia  le scelte artistiche del proprietario che, in uno stile tra il Neorinascimentale e il Liberty, alterna stucchi e sculture a tutto tondo a decorazioni pittoriche di gusto floreale. L’interno invece, in modo razionale, suddivide la parte privata, nei piani superiori, dai due grandi atelier al piano terra: la galleria, o sala di rappresentanza per l’esposizione delle opere finite, e lo studio, o laboratorio per la modellazione delle forme; questi ambienti costituiscono il suggestivo scenario nel quale

Hierusalem a Roma, la basilica di Santa Croce in Gerusalemme

Nella settimana che precede la Pasqua vi voglio idealmente portare in un luogo che, più di ogni altro a Roma, rievoca questo particolare momento dell'anno: la basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Fondata dall'Augusta Elena, madre dell'imperatore Costantino, la basilica venne pensata fin dall'origine come memoria fisica della città santa di Gerusalemme, luogo della Passione, della Sepoltura e della Resurrezione di Cristo. Secondo la tradizione, seguendo la narrazione dello storico Eusebio, intorno al 327 Elena fece un pellegrinaggio in Terra Santa, dal quale riportò a Roma alcune importanti reliquie. Modificando alcune parti del Palatium Sessorianum, edificio preesistente di proprietà imperiale dove aveva stabilito la sua residenza, Elena volle dare vita ad un santuario devozionale commemorativo, citato nelle fonti come Basilica Heleniana, o come Hierusalem. L'ampio atrio monumentale del palazzo imperiale, di forma quadrangolare, divenne così il vano basilicale, mentre un ambiente retrostante, l'attuale cappella di Sant'Elena, accolse molto probabilmente le preziose reliquie della Passione di Cristo. In relazione con questo spazio, recenti scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di una vasca battesimale coeva. Ciò avvalora l'ipotesi che il complesso non sia stato creato come chiesa palatina, edificio privato ad uso esclusivo della famiglia imperiale, ma piuttosto come  luogo di

Il Museo Hendrik Christian Andersen a Roma

Il Museo Hendrik Christian Andersen è uno straordinario esempio di casa atelier di un artista scultore della prima metà del Novecento. E’ un luogo appartato, lontano dai grandi flussi di visitatori, ma ricco di fascino e suggestione. Aperto al pubblico nel 1999, è ospitato nell’edificio progettato dallo stesso Andersen tra il 1922 e il 1925 e donato allo Stato italiano, insieme a tutto quanto in esso contenuto (opere, arredi, carte d'archivio, materiale fotografico, libri) alla sua morte nel 1940. La struttura, che adotta la tipologia della "palazzina con annesso studio di scultura",  si inserisce con gusto e armonia nella rete urbanistica della zona di nuova espansione edilizia, vicino al Tevere e subito fuori Porta del Popolo. Il villino, dedicato all’adorata madre Helene, all’esterno rispecchia  le scelte artistiche del proprietario che, in uno stile tra il Neorinascimentale e il Liberty, alterna stucchi e sculture a tutto tondo a decorazioni pittoriche di gusto floreale. L’interno invece, in modo razionale, suddivide la parte privata, nei piani superiori, dai due grandi atelier al piano terra: la galleria, o sala di rappresentanza per l’esposizione delle opere finite, e lo studio, o laboratorio per la modellazione delle forme; questi ambienti costituiscono il suggestivo scenario nel quale