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Le sezioni della mostra “Augusto” alle Scuderie del Quirinale

Queste le sezioni della mostra allestita in occasione del bimillenario della morte del primo imperatore romano, il divo Giulio Cesare Ottaviano Augusto. Dal 18 ottobre 2013 al 9 febbraio 2014 alle Scuderie del Quirinale di Roma. 1. Ottaviano e il tramonto della repubblica romana Testa-ritratto di Ottaviano, prima media età augusteaMusei Capitolini, Roma A 19 anni, di mia iniziativa e con spesa privata, misi insieme un esercito, con il quale vendicai la Repubblica oppressa nella libertà dalla dominazione di una fazione (Res Gestae, 1): sono le parole ufficiali con cui Augusto, ormai anziano, inizia il racconto della propria straordinaria ascesa politica, a partire dal cruciale 44 a.C., anno che vide l’uccisione di Cesare, zio di sua madre. All’apertura del testamento di Cesare, si scoprì che questi aveva adottato il giovane figlio della nipote, nominandolo erede delle proprie ingenti sostanze patrimoniali e del proprio nome. Da quel moment il giovane, nato con il nome di Gaius Octavius, portò ufficialmente il nome di Gaius Iulius Caesar (Octavianus). Il giovanissimo Ottaviano non sembrava distinguersi in qualità rispetto ai più consumati consoli della tarda Repubblica: anzi, come ricorderà Cicerone, Antonio lo definiva in quegli anni il ragazzo che deve tutto al suo nome.

Cleopatra. Roma e l’incantesimo dell’Egitto

Chiostro del Bramante Dal 12 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014 La mostra è suddivisa in nove sezioni: Cleopatra. L'ultima regina d'Egitto; La terra del Nilo; I sovrani ellenistici; Gli dei e il sacro nell'Egitto tolemaico; Le arti; I protagonisti, le vicende; Cleopatra e Roma. L'Egittomania; Nuovi culti a Roma; Roma conquistata: i nuovi faraoni. Nella prima sala, ad apertura del percorso, è la magnifica Testa ritratto di regina tolemaica, probabilmente la stessa Cleopatra, datata alla seconda metà del I secolo a.C. e proveniente dai Musei Capitolini di Roma. Dopodiché si proseguirà con una sezione altamente suggestiva, dedicata allʼaffascinante ambiente fluviale del Nilo, che lascerà non solo gli adulti, ma anche i bambini, a bocca aperta: rari e finissimi mosaici e antichi brani pittorici ad affresco mostrano una straordinaria popolazione di ambiente acquatico – tra cui ippopotami, coccodrilli, rane, anatre selvatiche e ibis, insieme a fiori di loto, cespugli di papiro e pesci dʼogni genere – descrivendo lʼincredibile fertilità di quel fiume, unica nel suo genere. Scena nilotica, 55-79 d.C., affresco da Pompei, Casa del Medico ora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli Diverse opere testimoniano il forte ascendente che il mondo “esotico” delle sponde del Nilo ha

Augusto

Scuderie del Quirinale, Roma Dal 18 ottobre  2013  al 9 febbraio 2014 La mostra è stata ideata da Eugenio La Rocca ed è a cura di Eugenio La Rocca, Claudio Parisi Presicce, Annalisa Lo Monaco, Cécile Giroire e Daniel Roger. Organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo – Scuderie del Quirinale e i Musei Capitolini di Roma, in collaborazione con la Réunion des musées nationaux – Grand Palais e il musée du Louvre di Parigi. Organizzata in occasione del bimillenario della morte (19 agosto del 14 d.C.), la mostra presenta le tappe della folgorante storia personale di Augusto in parallelo alla nascita di una nuova epoca storica. Figlio adottivo e pronipote di Cesare, Augusto fu un personaggio dotato di un eccezionale carisma e di uno straordinario intuito politico. Riuscì, laddove aveva fallito persino Cesare, a porre fine ai sanguinosi decenni di lotte interne che avevano consumato la Repubblica romana e a inaugurare una nuova stagione politica: l'Impero. Cammeo di Augusto, detto anche Cammeo Blacas, età tiberiana, I secolo Il suo principato, durato oltre quaranta anni, fu il più lungo che la storia di Roma avrebbe mai ricordato. In quegli anni, l'Impero raggiunse la sua massima espansione, con un'estensione a tutto il bacino del