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Assisi romana

Pochi luoghi al mondo sono belli come Assisi, la città umbra celebre per le vicende, storiche e leggendarie, legate alla vita di san Francesco e santa Chiara. Ma l’incanto di Assisi consiste anche nelle numerose e differenti opportunità che la città, ricca di storia, offre alla visita. Collocata alle pendici del monte Subasio, al di sopra della pianura lungo la quale scorrono i fiumi Topino e Chiascio, Assisi seduce per le bellissime opere d’arte che conserva e per l’incanto della natura che la circonda. Racchiusa tuttora nel cerchio delle mura romane, molto esteso e databile al II secolo a.C., la città ha conservato in gran parte la struttura antica, inglobata nell’impianto medievale che si è andato configurando negli anni in cui fu costruita la Basilica del Santo. Assisi In quest’Assisi, così suggestiva e carica di spiritualità, oltre alle chiese medievali e agli edifici moderni che tutti conoscono e frequentano da secoli, si possono però ancora scorgere e scoprire le interessanti e, a volte, imponenti testimonianze materiali di epoca romana. Dal III secolo a.C., Asisium, centro umbro legato a Roma, fu infatti trasformato rispettando un grandioso progetto urbanistico, molto probabilmente concepito in forma unitaria già in età preromana e

L'”Auditorium” di Mecenate

Il ninfeo triclinio, conosciuto come Auditorium di Mecenate, è uno dei più interessanti siti archeologici di Roma. E' in questa aula che Mecenate organizzava i banchetti estivi o riuniva la cerchia dei poeti e intellettuali che affollavano la sua residenza sul colle Esquilino. Visita guidata martedì 3 dicembre ore 10,00 L’edificio, che originariamente aveva una copertura a volta mentre oggi è protetto da una moderna tettoia, è costituito da un’ampia sala rettangolare semisotterranea, conclusa da un’esedra semicircolare con una gradinata costituita da sette stretti scalini concentrici. Lungo le pareti si aprono delle nicchie rettangolari. La sala, ancora ben conservata, doveva essere parte di un più vasto complesso residenziale fatto costruire da Mecenate, celebre statista collaboratore di Augusto, che nel I secolo a.C. promosse l'operazione urbanistica di trasformazione dell'Esquilino da periferica zona cimiteriale a lussuoso quartiere di ville patrizie. Il poeta Orazio ricorda gli imponenti lavori di bonifica eseguiti da Mecenate che, divenuto proprietario dell’area, eliminò l’antico sepolcreto esistente all’esterno delle Mura Serviane, a cui la struttura si addossa, per creare una villa con dei rigogliosi giardini. Sicuramente vi sorgevano edifici di varia natura e valore, dei quali rimane oggi solo l’Auditorium. La caratteristica più evidente è la decorazione pittorica, risalente